Verso un ecologia della mente

Descrizione:
Come umanità stiamo vivendo un momento delicato e rischioso. L’approccio scientifico, riduzionista e meccanicistico, ci ha permesso di avere uno sviluppo tecnologico straordinario ed impressionante. Abbiamo costruito macchine, aerei, computer, smartphone e tanti altri strumenti che ci permettono di raggiungere tutte le parti della Terra in poco tempo, fisicamente o virtualmente.

Ma tutto questo straordinario progresso tecnologico è stato portato avanti con finalità che non prevedevano un’esplorazione ed una conoscenza dei sistemi complessi e del grande ecosistema costituito dal nostro Pianeta. Abbiamo pensato fosse possibile una crescita materiale illimitata, che la scienza e la tecnologia ci rendessero onnipotenti, che fosse molto più importante la velocità di decisione e di esecuzione rispetto alla riflessione, alla saggezza ed alla prudenza.

Ed ora ci ritroviamo immersi in problemi enormi, proporzionali al grandissimo potere di cambiare le cose che abbiamo acquisito grazie alla scienza ed alla tecnologia. Tutta la nostra arroganza e sicurezza sta cominciando a perdere colpi ed a mostrare delle grosse crepe. Il mondo così solido, sicuro, sotto controllo si sta sgretolando.

E in risposta a questa situazione si stanno moltiplicando iniziative per “salvare il mondo” come ad esempio le “Città di Transizione” (che all’Albero della Vita conosciamo molto bene), il Fridays for Future (ispirato all’iniziativa di Greta Thumberg), Extinction Rebellion.
Da parte di chi è sensibile ai rischi che stiamo correndo si percepisce un’urgenza che spinge a fare, a partecipare alle manifestazioni, a chiedere a voce alta, seppure in modo non violento.  Ma spesso emerge un modo di pensare che, pur con nuove richieste e nuovi contenuti, rispecchia fedelmente il modo di pensare che ci ha messo nei guai.  Quindi, a mio avviso, esiste il rischio concreto di riproporre in altre forme un sistema che ha le stesse caratteristiche.

Il senso di questa serata, che è stata organizzata in seguito a due esperienze del Warm Data Lab, è quello di fermarsi un attimo e di andare un po’ più a fondo nel nostro modo di pensare e di percepire la realtà, facendoci aiutare dalle scoperte e dalle intuizioni di Gregory Bateson e di sua figlia Nora.

Programma incontro

• presentazione di alcune idee chiave del lavoro di Gregory Bateson
• ultime evoluzioni della figlia Nora
• visione di un audiovisivo
• momenti di interazione e di riflessione collettiva