Parlare di permacultura umana e sociale non è mai così ovvio.
Chi vuole comprenderne meglio il significato e l’evoluzione può leggere un articolo apparso sul sito “Permacultura & Transizione”.
Eccone un estratto:
” (…) Quel nucleo primario della permacultura successivamente si è esteso ed allargato, inglobando prima la progettazione delle fattorie agricole, per poi arrivare a trovare applicazioni a tutti gli insediamenti umani.
La sostenibilità totale applicabile ad ogni tipo di attività antropica, ha avuto una conseguenza inevitabile e meravigliosa allo stesso tempo: ha obbligato Mollison e Holmgren ad occuparsi, e intessere connessioni funzionali, tra l’agricoltura e tantissime altre discipline del sapere umano. La progettazione sistemica con gli strumenti offerti dalla permacultura è sostenuta da una visione del sapere umano non separato, ma integrato e integrabile.
Architettura, ingegneria, biologia, ecologia, sicuramente sono state le prime discipline coinvolte.
Ma nel momento in cui si è portato l’interesse agli insediamenti umani, ai villaggi, alle città è evidente quanto fosse necessario un ulteriore salto, arricchendo la permacultura delle competenze specifiche dell’area umanistica come l’antropologia, la sociologia e la psicologia. (…)”
Per leggere l’articolo completo su “Permacultura & Transizione”
Sito ufficiale “Scuola Permacultura umana”